Orologio

sabato 5 marzo 2016

La Città Grande. Un’unica identità per un ampio territorio

Continua la campagna d’informazione ai cittadini da parte del Comitato “Città Grande” che ha come obiettivo la fusione amministrativa in un solo Comune, con a capo un unico Sindaco dei 12 Comuni della fascia costiera e prima collina delle Marche meridionali con una popolazione complessiva di circa 100.000 abitanti (Acquaviva Picena, Cossignano, Cupra Marittima, Grottammare, Massignano, Monsampolo del Tronto, Montefiore dell’Aso, Monteprandone, Ripatransone, San Benedetto del Tronto).

Al seminario che si è tenuto sabato 5 marzo 2016 a Cupra Marittima presso la sala convegni del Museo Malacologico Piceno, hanno preso parte esperti di fusioni di caratura nazionale come: Daniele Angiolelli, docente di Programmazione e Controllo delle Amministrazioni Pubbliche dell’Università D’Annunzio di Chieti promotore della Nuova Pescara (fusione dei Comuni di: Pescara, Montesilvano e Spoltore), il dott. Giancarlo Verde Direttore della Finanza degli Enti locali del Ministero dell’Interno, il Consigliere Regionale Fabio Urbinati, componenti del Comitato, Sindaci interessati e molti cittadini.

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Nel corso del convegno il prof. Angiolelli ha relazionato l’esperienza dell’iter che ha portato alla fusione dei tre Comuni abruzzesi della Nuova Pescara, peraltro non ancora operativa perché la politica sembra essere sorda a questi cambiamenti epocali che vanno nell’interesse dei cittadini. 

La fusione è cominciata nel 2009, i cittadini si sono espressi favorevolmente con il referendum con il 64% dei sì e la politica a livello regionale sta ritardando il processo con la perdita di innumerevoli finanziamenti pubblici.  Cambiare fa parte della vita e guai se non fosse così. All’estero la fusione è iniziata già molti anni fa, esempi sono: la città di Toronto e molte città della Danimarca. 

Alla fine del suo intervento ha riassunto quanto esposto con una frase di Pietro Mennea primatista dei 200m dal 1976 al 1996, “ Più grande è il sogno e più grande è la fatica”. Di seguito vi è stato l’intervento del funzionario del Ministero dell’Interno che ha riferito sula situazione attuale dei piccoli Comuni che è quasi in dissesto finanziario poiché le entrate che provengono dallo Stato sono sempre meno e le tasse locali non si possono aumentare perché sono al massimo. 

Lo scenario che si prospetta è quello della fusione perché essendo, il territorio della nuova realtà più ampio, ha un peso maggiore a livello amministrativo e politico. Attraverso la fusione vengono elargiti finanziamenti statali cospicui per 10 anni. Un grande Comune, come dimostrano le statistiche, è in grado di offrire un numero maggiore servizi ai cittadini con un risparmio economico. 

Ora la fusione tra Comuni è su base volontaria, in Parlamento vi è ferma una legge che imporrà, per i Comuni sotto i 5000 abitanti l’obbligo di fusione senza gli attuali benefici. Alla fine del seminario è stato lasciato spazio alle domande del pubblico e all’intervento del Consigliere Regionale.

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Le conclusioni sono state affidate al Sindaco di Massignano Massimo Romani il quale ha detto che questa è una grossa opportunità che bisogna cogliere subito perché la frammentazione amministrativa non ha più senso e va superata con un solo Comune che è “La città Grande”. Non è assolutamente vero che le piccole realtà perdono la propria identità ma sarà rafforzata con un maggiore peso politico nei rapporti istituzionali. 

Prima di sciogliere la seduta il Sindaco ha voluto omaggiare gli ospiti con un presente, un fischietto di terracotta che caratterizza il paese di Massignano. Il prossimo appuntamento è previsto per il 16 ottobre 2016 in piazza a Massignano con un Flash Mob.

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