Orologio

domenica 14 giugno 2015

II edizione di: “Un Paese ci vuole”

All’interno della festa "Fischiettando" del 13 giugno alle ore 19,00, nel teatro all’aperto di via Palestro si è svolta la II edizione di: “Un Paese ci vuole” recital di musica, poesia classica e dialettale organizzata da diversi cittadini massignanesi con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale.

Un modo per riflettere con i compaesani attraverso i valori e le tradizioni che contraddistinguono la Regione Marche nello specifico, quelli di Massignano. La serata è iniziata con la presentazione del programma da parte di Emilia Canaletti e dalla note di un brano musicale: “Canzone dell’amore perduto” di Fabrizio De Andrè eseguito al sassofono contralto da Guido Porrà e alla fisarmonica da Daniele Cococcioni (Fisax Duo).


Cliccare sulla foto per ingrandirla
La serata ha avuto tre momenti, il primo è stato un omaggio a Giacomo Leopardi, il secondo dedicato al dialetto e il terzo ha riguardato il racconto di un oggetto caratteristico della nostra terra, il fischietto.

Cliccare sulla foto per ingrandirla
Si è passati subito nel vivo della serata con la declamazione di poesie classiche del più grande poeta marchigiano Giacomo Leopardi, recitate e interpretate con sentimento da Olimpio Marzetti seguite da una poesia dedicata a Massignano, “Il mio borgo” scritta dalla maestra Diana Massi, cittadina massignanese.


Cliccare sulla foto per ingrandirla
A causa delle condizioni meteo non favorevoli ci si è spostati nella sala Consiliare dove sono state recitate delle poesie umoristiche dialettali, alcune delle quali tradotte nel dialetto massignanese dall’opera di Luigi Mannocchi ed interpretate da Rosangela Parigiani.


Cliccare sulla foto per ingrandirla
Tutte le poesie e le varie attività proposte sono state intervallate dai più belli brani di musica italiana, personalizzati ed interpretati dal Fisax Duo. È stato presentato anche un piccolo sketch di vita paesana in dialetto massignanese, ideato e proposto da due allievi della scuola Media, Peci Matteo e Favelli Edoardo, molto bravi e preparati nella parte.


Cliccare sulla foto per ingrandirla
Un modo allegro per far continuare ad esistere il dialetto pure tra i più giovani e che questa importante lingua non si perda nel tempo.  Sulle note di un brano musicale russo “Kalinka” si è esibita in costume caratteristico e a passi di danza l’insegnante-ballerina Giacomi Tatiana, diplomata all’Accademia di danza di Monaco.


Cliccare sulla foto per ingrandirla
Prima di concludere è stato letto un racconto: “Fammi un fischio” della scrittrice Silvana Sonno inerente alla manifestazione in corso. Uno spettacolo singolare, un connubio tra poesia e musica che ha trasmesso ai presenti emozioni, sentimenti  e ricordi che hanno fatto sentire felici. 


Un ringraziamento è stato rivolto dagli organizzatori, che sono gli stessi protagonisti del recital, a tutti coloro che hanno partecipato, sperando di aver creato in loro tramite i versi delle poesie e le note dei brani musicali delle sensazioni belle e indimenticabili che ci allontanano per un po’ dalla realtà.

Nessun commento:

Posta un commento