Orologio

domenica 17 maggio 2015

Stefania Pasquali ha presentato il libro: “A denti stretti”

Sabato sera alle ore 21,00 nella sala Consiliare ornata di quadri rappresentanti “Gli Angeli” e con la partecipazione di un folto pubblico è stato presentato l’ultimo libro di Stefania Pasquali: “A denti stretti” una raccolta di poesia in vernacolo marchigiano.


La scrittrice di origine marchigiana, inizia a cimentarsi con la scrittura molto giovane ottenendo subito successi e consenso dalla critica. Da alcuni anni ha rivolto la sua attenzione alla ricerca storica, sociologica e di costume. Nella presentazione spiega che la poesia, in particolare quella dialettale, è espressione immediata dei sentimenti più veri e forti della vita.
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Il dialetto è l’identità della popolazione di un territorio: con le parole e i modi di dire di un tempo, a volte dimenticati, sono molto cari agli anziani poiché rappresentano la spontaneità e la saggezza popolare. Il vernacolo è un’opera d’arte che oggi, con l’avvento delle nuove tecnologie si sta estinguendo per il fatto che si tramanda solo oralmente, ecco la specificità del libro. 

Il dialetto è la nostra etichetta, le nostre radici e vuole sottolineare la storia di ognuno. L’opera contiene immagini storiche e poesie in dialetto, con termini che provengono da vari luoghi come: la Val d‘Aso, la Val Menocchia e altre zone più vicine al vernacolo di Montefiore.

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La presentazione del libro è avvenuta in modo particolare con il connubio di diverse arti come quella della parola, della musica, della danza, della pittura e del gusto. Dopo una breve illustrazione di Roberto Spalvieri, si è entrati subito nel vivo della serata iniziando con un brano musicale eseguito alla chitarra da Silvia Talamonti con tecnica ad arpeggio, molto brava; seguita dalla recensione del libro scritta da Susanna Polimanti. 

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Poi è venuto il momento di Stefania Pasquali che ha raccontato brevemente la sua storia: come è nata l’idea di scrivere questa raccolta. A seguire un intermezzo di lettura di poesie tratte dalla raccolta lette con sentimento da Angelo Talamonti e dalla scrittrice. Una particolarità del nostro territorio è di avere dialetti totalmente diversi da zona a zona, anche se geograficamente vicina; i dialetti risultano avere suoni e pronunce diversi da sembrare di regioni addirittura lontane. 

Non poteva mancare un omaggio al dialetto massignanese con poesie declamate da Rosangela Parigiani come: “Masignà” scritta da Sor Vincè De Rossi”, “Quanne è bello u cummanna” di Cesare Murani e “A Masignà se venne u jedezie” di Luigi Mannocchi.

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Altro elemento della cultura popolare è la danza, nella fattispecie la pizzica che rientra nel fantastico mondo della danza popolare del sud e indica la passione dei passi legata alla musica. Breve saggio di pizzica è stato offerto dalla responsabile ballerina dell’associazione T Spin, Daniela Talamonti.

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Per finire con la cultura popolare si è svolto un viaggio nel mondo della pittura con i dipinti raffiguranti “Gli Angeli” nelle varie versioni di Luciana Leoni. Sono stati dedicati alle donne pilastro fondamentale della società e della cultura che hanno costruito con molta difficoltà la trama della loro vita e del territorio. 


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A corredo della serata un video della memoria, per non dimenticare, realizzato da Angelo Talamonti, tutti coloro che “A denti stretti” hanno dovuto svolgere lavori duri per preparare un mondo migliore a tutti noi. Prima di terminare agli intervenuti è stato proposto  un momento conviviale a base di dolcetti e bevande del benessere per non tralasciare l’arte del gusto e del sapore.  Vi è stata anche la possibilità di acquistare il libro con dedica personale dell’autrice.
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Un plauso all’Associazione Lavatoio 61 e all’Amministrazione Comunale che hanno permesso di trascorrere una bella serata all’insegna della cultura alla riscoperta del dialetto, lingua di importanza locale. 

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